In uno scenario dolomitico incantevole il visitatore si trova coinvolto in vicende belliche forse vissute da qualche lontano parente.
Dalle Cinque Torri si snodano tracciati di camminamenti di collegamento e trincee in pietra che sono facilmente percorribili da chiunque, anche da anziani e da bambini, ovviamente con l’attrezzatura adeguata ai sentieri di montagna.
I percorsi sono segnalati e accompagnati da cartelli informativi in lingua italiana, tedesca e inglese. Sono stati predisposti allestimenti scenici per dare una concreta visione della vita di guerra in trincea. Vedere come i soldati costruirono le trincee, come e dove edificarono le baracche-ricovero per cucinare il rancio, far sostare i muli, custodire granate, riporre fucili e mitragliatrici, fa riflettere molto e pur ricordando un tragico periodo storico che non si deve dimenticare, fa capire il grande valore della pace tra tutti i popoli.
Un po’ di storia
Nella zona delle 5 Torri si insediò il Comando del gruppo di artiglieria da montagna Italiano. Con lo stato maggiore, e il comando all’Averau, da dove da vari osservatori, dirigevano le operazioni di guerra dall’altra parte della valle.
Nel 1915 erano dislocati 8 cannoni da 75 mm, nel 1916 furono posizionati due obici da 149G, e a settembre del 1917 un obice da 210 mm, puntati contro le postazioni austriache del Lagazuoi, Col dei Boss e Valon Tofana.
Il tiro dei cannoni da 75 mm all’inizio della guerra, non era efficace per il Forte Tre Sassi.(informazioni che si trovano in vari libri recenti errati).
Nel corso della guerra, più volte venne in visita il re Vittorio Emanuele III.
Partenza: stazione di partenza della Seggiovia al Rifugio Bai de Dones (m. 1.889), sulla strada Cortina’Ampezzo – passo Falzarego.
Tempi: mezza giornata
Difficoltà: facile
Sentieri: segnati
Visita: gratuita; alla partenza della seggiovia ampio parcheggio e un wc pubblico.
Dislivello: 370 m
Da 1 a 2/3 ore; i percorsi si snodano lungo le postazioni restaurate.
Percorso
La salita alle 5 Torri si può fare a piedi oppure, più comodamente, con la seggiovia quadriposto carenata (utile per proteggersi da una pioggia improvvisa o vento durante la salita).
Arrivo al Rifugio Scoiattoli (m. 2.200).
Nell’area si sviluppano le trincee della Grande Guerra, in parte ricostruite e percorribili come Museo all’aperto: dei pannelli descrittivi in tre lingue illustrano al visitatore tutto il percorso.
Il percorso è realizzato con trincee, camminamenti, punti di osservazione, scene di guerra con figure in vetroresina ad altezza reale.
Il panorama è stupendo e vasto. Vista ravvicinata sulle 5 Torri, sui Lastoi de Formìn, Averau, Nuvolau. Verso sud-est, anche la Valle del Boite, con Antelao, gruppo del Sorapìss, Croda Marcora.
Verso Nord, superba vista su Lagazuoi e Tofane; tra questi si ergono le torri delle Cime di Fanes.
Il museo non è visitabile in inverno, causa la neve che copre tutte le trincee.
L’unico visitabile in inverno, è il Museo di guerra “Forte Tre Sassi” a 5 Km, oltre il passo Falzarego, verso la Val Badia. Con possibilità di ciaspolada alle baracche ricostruite dell’Edelweiss Stellung, visita guidata interna alle baracche ed esterna alle trincee coperte dalla neve.
La informazione “il giro della grande guerra”, è ingannevole, d’inverno è tutto coperto dalla neve, e non si può visitare nulla della grande guerra, solo sciare sui luoghi storici.
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